Haute Couture autunno-inverno 2016/’17, le tendenze dalle sfilate

Alexis Mabille

Le sfilate di Haute Couture autunno-inverno 2016/’17 che la scorsa estate hanno mostrato la moda inavvicinabile dalle passerelle parigine, non hanno fatto altro che confermare quello che dell’alta moda anche i comuni mortali ben sanno: sono scesi in passerella abiti realizzati con tessuti pregiati, realizzati da abili artigiani. Bisogna tenere a mente però, che l’Haute Couture autunno-inverno 2016/’17 non vede soltanto primeggiare abiti da gran soirée così come da immaginario comune , accanto ad essi troviamo infatti l’intramontabile eleganza del tailleur, abiti sottoveste, cappotti da abbinare a scarpe dal tacco insolitamente basso.

Haute Couture autunno-inverno 2016/’17: le tendenze dalle sfilate parigine.

Ecco allora le tendenze direttamente dalle sfilate parigine di Haute Couture autunno-inverno 2016/’17.

Il Tailleur. Questa senza dubbio é stata una delle rivelazioni di questa stagione. E Chanel ci impone di portarlo tinta unita, abbinato a stivaletti e guanti che conferiscono un tocco di femminilità unico.

Il Cappotto. A tinte pastello. Via i toni tipici delle stagioni più fredde, Atelier Versace lascia spazio a colori delicati, impreziositi con dettagli glamour, pensati per rendere uno dei capi outdoor per eccellenza, anche il pezzo forte di un look studiato per una serata fuori.

Ricami. Che si tratti di paillettes (Jean Paul Gaultier) o fiori frutto del sapiente intreccio di fili (Ralph & Russo), poco importa, i ricami sono protagonisti dell’alta moda, così come lo sono sugli accessori del pret-à-porter da sfoggiare questa stagione.

Scarpa bassa. Dimentichiamo stiletto & co.: Dior  ci vuole vedere in haute couture sì, ma comode, così le meno esperte nel camminare su tacchi vertiginosi eviteranno di mortificare il loro capo da sogno con un incedere non proprio aggraziato.

L’abito: mini, a sottoveste o da principessa. Se quest’ultimo (portato in passerella da Alexis Mabille) é, diciamolo senza mezzi termini, l’incarnazione dell’haute couture, le altre due correnti di pensiero (mini per Giambattista Valli o a sottoveste per Maison Margiela) puntano allo stesso modo a valorizzare la femminilità attraverso  taglio sartoriale, dettagli elegantissimi e vedo/non vedo.